Armando Borghi - Comune di Castelbolognese

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Armando Borghi

 
Armando

Complesso monumentale, cemento e lega metallica / monumental complex, cement and metal alloy

Armando Borghi nacque a Castel Bolognese nel 1882. Divenne un anarchico in giovanissima età. Dopo il regicidio del 1901 divenne uno dei maggiori esponenti anarchici in Emilia Romagna. Nel 1902 fu arrestato. L’arresto fu solo il primo di una lunga serie di mandati di cattura, arresti, processi, condanne e carcerazioni, che si ripeterono con cadenza quasi annuale per tutta l’epoca giolittiana. Durante la cosiddetta “Settimana rossa”, nel giugno del 1914, fu attivo tra Bologna, Imola e Faenza, cercando di fare in modo che lo sciopero si trasformasse in un’insurrezione. All’arrivo della Grande Guerra si oppose con tesi anti-interventiste. Fu protagonista del Biennio Rosso. Durante i primi anni del fascismo visse all’estero. Tornò in Italia nell’ottobre del 1945, quando la guerra era finita già da alcuni mesi. In Italia contribuì alla difficile riorganizzazione del movimento anarchico, svolgendo un’attività intensissima. Dopo la morte di alcuni esponenti dell’anarchismo italiano (Malatesta, Fabbri, Berneri) Borghi fu considerato come l’ultimo dei grandi leader storici del movimento. Morì a Roma il 21 aprile 1968, dopo una lunga malattia. Fu sepolto a Castel Bolognese.