L’abitato di Castel Bolognese
Il nucleo abitativo di Castel Bolognese giova dell’attraversamento della Via Emilia, decumano massimo costruito da Emilio Lepido nel 187 a.C. per garantire il passaggio veloce delle truppe di soldati romani da Rimini a Piacenza, che tuttora attraversa il territorio castellano da Est a Ovest.
Durante il Medioevo la presenza della Via Emilia, come viva arteria viaria, ha favorito l’economia e le piccole comunità, strette attorno alle numerose pievi, parrocchie e fortificazioni che costellavano la pianura e le prime colline. La fondazione dell’abitato di Castel Bolognese sulla via Emilia risale al 1388, quando il Contado di Imola riceve incarico dal Comune di Bologna di costruire, fortificare e allestire un Castello dei Bolognesi,che viene affidato alla comunità che lì si insedia e si pone sotto il governo di Bologna nell’anno 1389. Il riconoscimento dell’autonomia cittadina apporta continue migliorie al Castello: il terrapieno iniziale viene sostituito da mura, inizia la costruzione degli edifici religiosi urbani, dell’Ospedale affidato alla confraternita della Misericordia e si investe nella continua manutenzione del territorio, compreso il Canale dei Mulini.
Nel corso del Quattrocento, il Castello dei Bolognesi diventa particolarmente strategico per le importanti famiglie che governano nelle zone limitrofe, come i Manfredi, gli Alidosi e i Bentivoglio, obbligando la comunità a tenere le proprie fortificazioni sempre efficienti ed aggiornate per difendersi dalle scorrerie. Il Cinquecento si apre con il passaggio delle truppe di Cesare Borgia che porta le città romagnole sotto il diretto governo papale. Risale al 1507 la costruzione della chiesa di San Sebastiano, luogo di culto che doveva essere annesso a un lazzaretto mai realizzato. Nel corso del secolo XVI Castel Bolognese si arricchisce di pregevoli opere d’arte destinate agli edifici di culto, alcune ancora visibili nelle chiese, altre purtroppo disperse. Risalesempre al secolo XVI l’impianto complessivo e alcuni particolari pittorici interni dell’imponente Palazzo Ginnasi con l’ingresso padronale sulla Via Emilia e quello delle carrozze su Via Rondanini. La decorazione della facciata è seicentesca, ma i portici sono stati terminati nel 1867, come riporta l’iscrizione nella pavimentazione. L’imponenza del Palazzo riflette l’importanza della ricca famiglia Ginnasi e in particolare del Cardinale Domenico, che ne ha commissionato la facciata.
La felice posizione geografica lungo l’asse della via Emilia ha restituito nei secoli a Castel Bolognese una supremazia economica sulle altre località poste nelle vicinanze, confermata anche dalla costruzione della stazione ferroviaria nel 1861, che ha favorito il commercio dei prodotti agricoli e manufatturieri della zona.
La presenza del fronte Alleato-Tedesco nei pressi del fiume Senio nell’inverno 1944-1945 ha causato gravi bombardamenti e comportato un radicale cambio dell’aspetto urbanistico e architettonico della Città, decorata con la Medaglia d’argento per il valore civile e militare. Gli alti valori civili della cittadinanza trovano naturale espressione nella scultura di Angelo Biancini (1911-1988) che arricchisce il centro storico della città, tanto da portare all’istituzione del “Museo all’aperto Angelo Biancini”.
In tempi recenti, la mission culturale di valorizzazione del territorio è stata raccolta dalle numerose opere di street art, dedicate ai prodotti, ai personaggi e ai luoghi dove sono collocate.