5. Monumento con campana eretto a ricordo della liberazione - via Antolini
I cittadini nel trentennale della Liberazione 12/04/1945 – 12/04/1975
La lotta per la liberazione dal nazi-fascismo è stata sostenuta dalla comunità castellana con una forte coscienza civile e antifascista, con il concorso dei rappresentanti di tutte le componenti politiche: comunista, socialista, laica, anarchica e cattolica. Ciò è di grande aiuto per orientare e organizzare una parte importante della popolazione, che partecipa e collabora alla lotta nell’ambito del diffuso fenomeno di “resistenza passiva”.
Nel trentennale della Liberazione di Castel Bolognese, il Comune erige un monumento a ricordo, collocandovi una campana in bronzo ottenuta dalla rifusione di una di quelle appartenute alla distrutta TorreCivica. Il battacchio è ancorato da catenella affinché non suoni, in un perpetuo silenzio simbolico; ma per tradizione il 12 aprile di ogni anno eccezionalmente il battacchio viene liberato e la campana viene suonata 12volte.
Il 24 ottobre 2006, in prefettura a Ravenna, è consegnata la medaglia d’argento al merito civile, concessa al Comune di Castel Bolognese dal presidente della Repubblica in relazione alle vicende belliche del 1944-1945. Ecco la motivazione: “Piccolo centro strategicamente importante, occupato dalle truppe tedesche impegnate a bloccare l’avanzata alleata, subì violenti rastrellamenti e razzie e devastanti bombardamenti che provocarono numerose vittime civili e feriti, la quasi totale distruzione dell’abitato e del patrimonio industriale e agrario. La popolazione seppe reagire agli orrori della guerra con coraggio e generoso spirito di solidarietà e partecipò con determinazione alla lotta di Liberazione. Castel Bolognese, 1944-1945“.
Documentazione tratta da:
A. Soglia, sito web La storia di Castel Bolognese, www.castelbolognese.org;
R. Rossi, La Brigata Ebraica. Fronte del Senio 1945, Imola, Bacchilega Editore, 2005;
E. Casadio e M. Valli, Il 2° corpo polacco in Romagna. Forlì, Brisighella, Faenza, Castel Bolognese, Fiume Senio, Imola, Imola, Bacchilega Editore 2006.