7. Cippo eretto a ricordo dello sfondamento del fronte sul Fiume Senio da parte delle truppe alleate - Ponte del Castello
“Qui sostò il fronte per quattro mesi. Il 12 aprile 1945 gli alleati, l’esercito italiano e i partigiani piegarono definitivamente i tedeschi di Hitler. Il percorso della storia corre tra i conflitti, ma l’uomo può cambiarlo. Mai più guerre, pace. L’Amministrazione comunale di Castel Bolognese.
La mattina del 12 aprile 1945 i fucilieri carpatici della divisione polacca attraversarono il Senio. Castel Bolognese è libero”
L'opera artistica, realizzata nel 1983, è del ceramista faentino Ivo Sassi.
Descrizione
La liberazione di Castel Bolognese avviene con l’intervento del II Corpo Polacco, facente parte dell’VIII Armata Britannica. La Polonia, oggetto nella propria storia di una lunga serie di occupazioni straniere, nella Seconda Guerra Mondiale ha sofferto duramente per le repressioni, le violenze e le deportazioni portate avanti dagli occupanti tedeschi e sovietici, che invasero il Paese nel 1939 a seguito del Patto Molotov-Ribbentrop che sancì la spartizione del Paese fra Germania e URSS. A Londra si costituisce un governo della Repubblica Polacca in esilio e dalla madrepatria affluiscono reparti militari molto preparati, che trovano inquadramento nelle forze armate dell’Impero britannico. Nel 1943 viene costituito il II Corpo Polacco, che sarà composto da una divisione di fucilieri dei Carpazi, una divisione di fanteria Kresowa, una divisione corazzata Varsavia e un gruppo di artiglieria: alla fine del conflitto arriverà a contare 112.000 effettivi. Il comando viene assunto dal generale Wladyslaw Anders e, nel luglio, entra a far parte dell’VIII Armata britannica per essere impiegato nelle operazioni miliari in Italia.
Dopo aver combattuto valorosamente a Cassino ed aver liberato Loreto ed Ancona, reparti polacchi vengono impegnati in Romagna, proseguendo l’avanzata nell’Appennino forlivese fino a Monte Fortino e Santa Lucia nei pressi di Faenza (21 novembre 1944). A metà del febbraio ’45 i reparti polacchi rimpiazzano le unità neozelandesi posizionandosi sul fronte del Senio, ed alla ripresa dell’offensiva di primavera, i soldati polacchi guadano il fiume e costruiscono un ponte Bailey in corrispondenza della via Emilia. Attraversato il Senio, liberano Castel Bolognese alle prime luci del 12 aprile, partecipando poi alla liberazione di Imola il 13 e a quella di Bologna il 21. Per liberare l’Italia dal nazi-fascismo, il sacrificio di vite umane pagato dal II Corpo Polacco risulta molto elevato, con oltre 4.000 caduti e 8.000 feriti.
Documentazione tratta da:
A. Soglia, sito web La storia di Castel Bolognese, www.castelbolognese.org;
R. Rossi, La Brigata Ebraica. Fronte del Senio 1945, Imola, Bacchilega Editore, 2005;
E. Casadio e M. Valli, Il 2° corpo polacco in Romagna. Forlì, Brisighella, Faenza, Castel Bolognese, Fiume Senio, Imola, Imola, Bacchilega Editore 2006;
G. Mirandola, Topografia della memoria. Comprensorio faentino, Imola, Bacchilega Editore, 2011.